lunedì 21 giugno 2010

Susanna a faccia in giù sulla neve di Carol O'Connell


Susanna a faccia in giù sulla neve di Carol O'Connell


Ho letto questo libro durante il periodo di Natale di qualche anno fà (almeno 6 se non di più), era forse il primo vero libro giallo che leggevo, anche se da sempre sono stata appassionata di film gialli non avevo rivolto la stessa attenzione ai libri, almeno fino a quel momento. Non sò dire di preciso cosa mi abbia colpito, se la neve legata al periodo natalizio, la copertina, il titolo, fatto sta che non ho potuto fare a meno di prenderlo dallo scaffale della libreria e una volta avuto in mano e letta la trama ho deciso che una copia era destinata a trovare posto negli scaffali della libreria di casa mia.
La sera stessa iniziai la lettura, e, menomale ci trovavamo in un periodo di feste perchè continuai a leggere fino a notte, quando mi resi conto che per quella notte non potevo finire e che la stanchezza era veramente troppa decisi di riporlo, l'indomani avrei continuato. La sera successiva non vidi loro di tornare a casa e sistemarmi fra le coperte per continuare la mia lettura che stavolta non ero assolutamente intenzionata a lasciare, se non dopo aver terminato e scoperto la fine che la scrittrice aveva riservato per le piccole rapite. E fu così che trascorsi buona parte della notte.
Ci tenevo a raccontare come è andata temporalmente la lettura di questo libro per far capire a chi non ha lo letto la tensione e il piacere della lettura che contemporaneamente trasmette. Oltre a trattarsi di un giallo va detto che gli argomenti che tratta sono piuttosto delicati e attuali, come quello della pedofilia, la pedofilia e il clero, il rapimento di bambini. Lo fa con molta delicatezza e pudore, raccontando tutto quello che il lettore deve sapere ma senza scendere il volgarità o altro.
La trama del libro è proprio legata la periodo di Natale: è la vigilia di Natale, a Makers Village, una cittadina nello stato di New York, quando due bambine di dieci anni scompaiono, inizialmente si pensa alla fuga ma successivamente anche grazie alla collaborazione di un ragazzino, ritenuta forse erroneamente con qualche problema, ci si rende conto che si tratta di rapimento. L'unica traccia è la bicicletta di una di loro, ritrovata abbandonata alla fermata dell'autobus.
Il poliziotto incaricato delle indagini di nome Rouge, viene coinvolto personalmente e sentimentalmente dall'accaduto in quanto 15 anni prima, la sua gemella, allora bambina, fu rapita e uccisa e anche se allora fu trovato un colpevole nella figura di un prete, condannato per quell'omicidio, la cosa non era per nulla chiara per Rouge, considerato anche che in 15 anni il prete si era sempre proclamato innocente senza contraddirsi. Rouge si convince che i due eventi distanti nel tempo siano collegati e spera che questa volta di poter essere lui a mettere luce sugli eventi e soprattutto di poter riuscire ad arrivare in tempo per salvare la vita alle bambine scomparse. E, mentre da un lato la scrittrice ci racconta di come si svolgono le indagini dall'altro descrive in le scene che raccontano la prigionia delle bambine, la loro paura, i loro ingenui tentativi di fuga. Due bambine diverse tra loro ma accumunate da una grande amicizia e da un comune destino che fanno affezionare il lettore e lo tengono legato alle pagine del giallo fino all'ultima parola.
La lettura di questo libro mi ha davvero affascinata e non volendo togliere a nessuno il piacere di scoprirla non mi dilungo in altri dettagli, che Vi lascio scoprire e se vorrete, raccontarmi con i vostri commenti.

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