venerdì 3 giugno 2011

In cosa mai siamo mortali? di Milo Cesario

"È l’amore che fa più rumore della luna che cade sulla terra!"
Questa raccolta di prose poetiche usa le armi linguistiche dei parnassiani, una sintassi semplice per far sentire il colpo più in fondo. In questo libro si trova la caccia brutale al disincanto, la follia di fidarsi delle suggestioni, qui si troverà ciò che il mondo crede sia solo una bella fiaba ma che invece è la realtà, è il dono della vita. Dal silenzio alla follia, in questo libro la magia è di casa, la parola è – rarissima, ormai – sincera.
“In cosa mai siamo mortali?”, di Cesario Milo, edito da editrice zona, nel gennaio 2011, la verità è coraggiosa si intende chiaramente nel libro, basti vedere come gli uomini, per questa volta presi dal profilo migliore, abbiano fatto cadere Re, alcuni abbiano fatto miracoli, altri regalato beatitudini come la pace o la libertà ad intere nazioni; quindi si intende dal libro che la verità ha bisogno di un narratore coraggioso, quasi immacolato per essere raccontata e impaglia nei suoi versi tutti coloro che hanno il microfono in questi tempi di assoluta menzogna.
Le parola misericordia, compassione, magia, miracolo o prodigio? Non esistono nella realtà della carne e non esistono nemmeno nella fantasia, poiché troppo ampie per la mente tali sensazioni dell’anima, “ho imparato dagli alberi la maggior parte di ciò che so”, e ancora, il poeta riesce, analizzando il legame fra uomo e vita a sottolineare, la presenza troppo evidente di innumerevoli soprannaturalità che noi ci lasciamo sfuggire o consideriamo sviste: parte dal vangelo spiegando come la frase di Gesù: “è più facile che passi un cammello per la cruna di un ago, che un ricco nel regno dei cieli” faccia coppia perfettamente col mondo reale dei capi di stato corrotti e delle multinazionali che stanno ammalando il pianeta azzurro, oppure come gli indiani parlando dell’ego e del se tramite l’induismo riescano a raccontare perfettamente come un uomo possa illuminarsi e realizzarsi, come possa compiere un percorso spirituale”inesistente” ma che porta alla pace nella vita reale, cosa che un occhio attento può notare come perfetta descrizione dei meccanismi interpersonali attuali, che i distratti dal neocapitalismo chiamano stress, follia, malattia mentre è solo la causa effetto della vittoria dell’ego sul se, solamente la causa- effetto dei nostri errori, il karma del mondo. 

tratto dal libro:
"Mi guardai intorno, avvertii l’aria satura di tradimenti,
gli alberi covavano agguati, l’usignolo si scioglieva,
come se la galassia suonasse le ultime note inascoltate.
Io non potevo far altro che allearmi alle frane severe,
seguire le battaglie squillanti dello sconosciuto splendore,
questa nostra personale apocalisse,"


Nessun commento: