De Profundis di Oscar Wilde
Letto dal Circolo letterario la rosa bianca
Il De Profundis è che una lunga lettera di Oscar Wilde al suo amato Bosie. Si dice che la lettera non fu mai consegnata, in realtá Bosie non la lesse mai.
Wilde fin dagli anni del college e anche durante il matrimonio, si dedicava all'omosessualità, e lo sapevano in molti, ma era una delle tante eccentricità che gli si perdonava , in cambio della sua conversazione, della fantasia, cultura e fascino...ma quando nella vita di Wilde arrivò il Douglas detto ”Bosie”, figlio di un Lord, le cose cambiarono.
Il padre di Bosie insultò pubblicamente Wilde, dandogli del sodomita, e Wilde si lasciò coinvolgere nella lotta tra padre e figlio già esistente, denunciando il Lord per diffamazione. Causa che perse, perchè di prove della sua omosessualità ce ne erano parecchie: non era una diffamazione! Gli diedero il massimo della pena, per sodomia, due anni di carcere, di lavori forzati, e conseguente rovina finanziaria.
E' durante questi anni di carcere che scrive il De Profundis, eccone alcune frasi:
.. Mi biasimo per aver permesso che un'amicizia non intellettuale, un'amicizia il cui scopo primario non era la creazione e la contemplazione di cose belle, dominasse completamente la mia vita. Ammiravi il mio lavoro quando era compiuto: godevi dei brillanti successi delle mie prime e dei magnifici banchetti...ma non riuscivi a capire quali fossero le condizioni necessarie per produrre un'opera d'arte...durante l'intero periodo in cui fummo insieme non scrissi neppure un verso.”
”...La base del carattere è la forza di volontà e la mia divenne completamente sottomessa alla tua...quelle scenate incessanti che sembravano esserti quasi fisicamente necessarie, e durante le quali...tu diventavi una cosa tanto terribile da guardare quanto da ascoltare...la mania di scrivere lettere disgustose e ributtanti...improvvisi attacchi di furore quasi epilettico...Mi sfinisti.”
”...era soltanto nel fango che ci incontravamo...È necessario che io dica che vidi chiaramente che sarebbe stato un disonore per me il portare avanti anche solo un rapporto di conoscenza con una persona come quella che tu avevi dimostrato di essere? Attraverso tuo padre tu vieni da una razza con la quale unirsi in matrimonio è orribile; l'amicizia è funesta, e che mette le sue mani violente sia sulla propria che sulle vite degli altri... E se vuoi sapere quello che una donna prova veramente quando suo marito, il padre dei suoi figli, porta la divisa da carcerato, scrivi a mia moglie e chiediglielo. Te lo dirá.”
”... Solo ciò che è delicato, e concepito con delicatezza, può dare nutrimento all'Amore. Invece all'Odio tutto dà nutrimento. Non c'è stato un solo bicchiere di champagne che tu abbia bevuto in tutti questi anni che non abbia nutrito e ingrassato il tuo Odio. E, per gratificarlo, tu hai giocato d'azzardo con la mia vita, come hai giocato con il mio denaro, in modo incauto, sconsiderato, indifferente alle conseguenze. Se perdevi immaginavi che la perdita non sarebbe stata tua. Se vincevi, e lo sapevi, l'esultanza e i vantaggi della vittoria sarebbero stati tuoi.”
Letto dal Circolo letterario la rosa bianca
Il De Profundis è che una lunga lettera di Oscar Wilde al suo amato Bosie. Si dice che la lettera non fu mai consegnata, in realtá Bosie non la lesse mai.
Wilde fin dagli anni del college e anche durante il matrimonio, si dedicava all'omosessualità, e lo sapevano in molti, ma era una delle tante eccentricità che gli si perdonava , in cambio della sua conversazione, della fantasia, cultura e fascino...ma quando nella vita di Wilde arrivò il Douglas detto ”Bosie”, figlio di un Lord, le cose cambiarono.
Il padre di Bosie insultò pubblicamente Wilde, dandogli del sodomita, e Wilde si lasciò coinvolgere nella lotta tra padre e figlio già esistente, denunciando il Lord per diffamazione. Causa che perse, perchè di prove della sua omosessualità ce ne erano parecchie: non era una diffamazione! Gli diedero il massimo della pena, per sodomia, due anni di carcere, di lavori forzati, e conseguente rovina finanziaria.
E' durante questi anni di carcere che scrive il De Profundis, eccone alcune frasi:
.. Mi biasimo per aver permesso che un'amicizia non intellettuale, un'amicizia il cui scopo primario non era la creazione e la contemplazione di cose belle, dominasse completamente la mia vita. Ammiravi il mio lavoro quando era compiuto: godevi dei brillanti successi delle mie prime e dei magnifici banchetti...ma non riuscivi a capire quali fossero le condizioni necessarie per produrre un'opera d'arte...durante l'intero periodo in cui fummo insieme non scrissi neppure un verso.”
”...La base del carattere è la forza di volontà e la mia divenne completamente sottomessa alla tua...quelle scenate incessanti che sembravano esserti quasi fisicamente necessarie, e durante le quali...tu diventavi una cosa tanto terribile da guardare quanto da ascoltare...la mania di scrivere lettere disgustose e ributtanti...improvvisi attacchi di furore quasi epilettico...Mi sfinisti.”
”...era soltanto nel fango che ci incontravamo...È necessario che io dica che vidi chiaramente che sarebbe stato un disonore per me il portare avanti anche solo un rapporto di conoscenza con una persona come quella che tu avevi dimostrato di essere? Attraverso tuo padre tu vieni da una razza con la quale unirsi in matrimonio è orribile; l'amicizia è funesta, e che mette le sue mani violente sia sulla propria che sulle vite degli altri... E se vuoi sapere quello che una donna prova veramente quando suo marito, il padre dei suoi figli, porta la divisa da carcerato, scrivi a mia moglie e chiediglielo. Te lo dirá.”
”... Solo ciò che è delicato, e concepito con delicatezza, può dare nutrimento all'Amore. Invece all'Odio tutto dà nutrimento. Non c'è stato un solo bicchiere di champagne che tu abbia bevuto in tutti questi anni che non abbia nutrito e ingrassato il tuo Odio. E, per gratificarlo, tu hai giocato d'azzardo con la mia vita, come hai giocato con il mio denaro, in modo incauto, sconsiderato, indifferente alle conseguenze. Se perdevi immaginavi che la perdita non sarebbe stata tua. Se vincevi, e lo sapevi, l'esultanza e i vantaggi della vittoria sarebbero stati tuoi.”
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