domenica 27 dicembre 2015

I Segni e le Coincidenze in Amore di Gian Marco Bragadin

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Amore: Sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia.
Così un qualsiasi vocabolario ci definisce la parola e con questo senso viene comunemente usata, affezione verso un'altra persona. 
Ma si può veramente amare un'altra persona se prima non si nutre un profondo amore e rispetto per se stessi?
La prima persona che ciascuno di noi deve amare è se stesso, non si tratta di egoismo, è la strada per la felicità propria e di chi ci vive accanto. In una parola: Autostima.
Ogni creatura nasce amando se stessa, purtroppo durante la crescita intervengono una serie di condizionamenti, culti, credenze che minano questo amore. Già i genitori, educando e cercando il meglio per i propri figli iniziano il lavoro di distruzione, poi vengono gli insegnati, gli amici, e perchè no a volte anche l'ambiente religioso, in particolare nella cultura occidentale. Si parla spesso di amare il prossimo più di se stessi, pensando sia il massimo livello di amore possibile, darsi completamente per gli altri dimenticando se stessi, non è possibile. 
Bisogna, innanzitutto amarsi e credere nelle proprie capacità, chi ama il proprio io, chi vive in pace con se stesso può in un secondo momento aiutare il prossimo.
Ci sono delle caratteristiche innate e altre che si sviluppano nel tempo mentre si è impegnati a giocare, studiare, lavorare. Sentirsi dire frequentemente che si sbaglia, che non va bene, che non si è capaci, mina l'autostima, e si dà inizio ad un processo continuo se un bambino sente delle carenze reagisce studiando poco, e così ottiene risultati negativi e piano piano si convince di non essere in grado di fare una cosa, poi qualcuno gli e lo fa notare e il danno si allarga. A volte si pensa di venire fuori da questo circolo impegnandosi al massimo per gli altri, dando tutto se stessi nel volontariato, piuttosto che nella famiglia o per gli amici, si cresce esteriormente come le foglie di un albero, un bellissimo albero ricco di verde e di frutti, ammirato da tutti, ma se nel terreno non ci sono ben affondate delle robuste radici, le tempeste lo abbattono.
Bisogna ricominciare da se stessi, capire i segni e le coincidenze nella vita di ogni giorno che ci indicano tale via. 
Iniziare con il curare il proprio corpo, con il fare piccole cose che ci fanno stare bene,  porci man mano piccoli obiettivi da raggiungere, e una volta raggiunti scriverli. Perchè è più facile ricordare i fallimenti che non le vittorie. 
Fa bene anche confrontarsi con gli altri e questo libro ne dà l'occasione ponendoci dei casi reali di persone che hanno scritto all'autore raccontando la propria vita e lui risponde, ci risponde
Gian Marco Bragadin ci fa capire come a volte a distanza di anni viviamo ancora influenzati da eventi e cose che pensiamo facciano parte del passato. I sensi di colpa, che ci sono stati inculcati da bambini e durante la nostra adolescenza sono sempre lì in un angolo della nostra mente e ci fanno da cattiva giuda. 
Bisogna Liberarsi.

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