mercoledì 8 aprile 2015

La formica e la mosca (Casa mia Patria mia)


La formica e la mosca

"Te, felice, invero, o amica!
- fé un mattin, d'invidia piena,
a una mosca la formica. - 
"Via per l'aere, serena
spieghi e libera il tuo volo,
molti metri sovra il suolo!

"Ora vai più in su del tetto, 
or discendi su un oggetto,
e, in un batter di ciglio,
tu percorri quel sentiero
che a me costa un giorno intero . . !
Oh! perchè non t'assomiglio?"
 
Non aveva ancor finita
l'invidiosa lamentela,
che la mosca nella tela
d'un'epèira s'impigliò;
e del ragno, irrigidita
preda misera restò.
 
La formica, a quella vista, 
mutò subito sentenza:
"La mia vita non è trista,
- disse - "e inganna l'apparenza.
Quanti avran peggior destino!
E . . . riprese il suo cammino.

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