giovedì 9 gennaio 2014

PERCHE' SI DEVONO AMARE I BAMBINI DI SUE GERHARDT


--> Suona il citofono, vado a vedere chi è, un'azienda di consegna pacchi, c'è un plico per il mio indirizzo. Scendo giù per riceverlo (fortunatamente non c'è da pagare......), lo prendo e rientro. Sitratta di un pacchetto rettangolare, un libro, suppongo.
Anvhe se non è indirizzato a me personalmente decido di scartare, sono tre libri dai titoli interessanti e impegnativi, uno mi colpisce subito e inizio a leggere: "Perchè si devono amare i bambini" di Sue Gerhardt.
Una meravigliosa immersione nell'universo, per me sconosciuto, del cervello umano, pagina dopo pagina sempre più coinvolta. 
Alla nascita il cervello non è completo, e da come si trascorrono i primi mesi e anni di vita e dall'amore che si riceve ne consegue uno sviluppo più o meno completo. Studi su orfani e bambini maltrattati hanno dimostrato come in questi sia più alto il livello di cortisolo e quindi siano più sensibili allo stress anche da adulti.
Problemi di depressione, poca autostima, non sono solo un fattore psicologico, ma anche fisici. Bambini che durante i primi tre anni di vita non hanno ricevuto le dovute attenzioni, presentano parti del cervello poco sviluppate, tipo l'ippotalamo, e sono facilmente colpiti da disturbi della personalità.
Quando si subisce un trauma, l'amigdala innesca una reazione che costringe vari sistemi ad attivarsi, il sistema nervoso rilascia adrenalina, battito cardiaco e pressione sanguigna aumentano. L'ipotalamo innesca una reazione che porta alla produzione di cortisolo. Tutto questo torna alla normalità entro poche ore, a meno che il trauma non sia estremo o la persona presenti delle dimensioni dell'ipotalamo ridotte dovute si ritiene a traumi infantili (infatti questo si sviluppa nei primi tre anni di vita).
Ci sono "percorsi neuronali" che possono condurre a condizioni patologiche come l'anoressia, l'abuso di sostanze, disturbi della personalità, comportamenti antisociali, tutta una serie di cose  che bisognerebbe prevenire sostenendo le madri, in quanto determinante è il rapporto MADRE-FIGLIO.
Amate i vostri figli e leggete questo libro.

Nessun commento: