lunedì 6 giugno 2011

Le piume non fanno rumore di Fornaciari Giada

"Erano le nostre anime a fare l'amore e lo facevano meglio di come avrebbero saputo farlo i nostri corpi giovanissimi" è il ricordo che illanguidisce Aurora, allorché le torna alla memoria l'amore perduto di Ferdinando: un amore intenso, la cui mancata consumazione ha conferito, col trascorrere del tempo, un’invincibile purezza.

"Sono stati dieci anni di domande, di paura, di telefonate mai fatte, di lettere mai spedite, solo brevi messaggi pieni di rimpianto e desiderio. Non bisognerebbe mai lasciare un amore a metà, si rischia di guardare negli occhi la gente per cercare un pezzetto di chi si é perduto."

Attraverso Le piume non fanno rumore (Altromondo Editore - 134 pag. – 12 €) Aurora affronta un viaggio d'introspezione alla ricerca di se stessa: è solo attraverso la lente della sopraggiunta maturità che, finalmente, riesce ad apprezzare ciò che durante l'adolescenza la infastidiva, dai grandi temi ai piccoli, compreso il profumo delle polpette al sugo della mamma, che tanto l’aveva infastidita da adolescente.

Cose che oggi sanno di amore, di serenità, d’innocenza: valori che avrebbe voluto vivere al tempo giusto dei suoi dieci anni, ma che, si accorge con sorpresa, sono ancora recuperabili.

In quest’ottica rivaluta anche il rapporto affettivo che lega i suoi genitori e il calore della famiglia, che interiorizza intimamente, sia pure col rimpianto di non essere riuscita a farlo vent’anni prima.

Ma non si può viaggiare a ritroso nel tempo, purtroppo, anzi a volte sembra quasi che il destino voglia prendersi beffe di chi cerca di recuperare ciò che il fluire del tempo ha portato via, umiliandone gli sforzi profusi.

Ma se a volte sembra quasi che lo scorrere del tempo voglia prendersi gioco di chi cerca con tutte le proprie forze di disseppellire dal passato piccoli e grandi tesori smarriti, la realtà è che se la Vita sa prendere molto, altrettanto, a saperla assecondare ed accettare per quel che è, è capace di donarci ogni momento, anche inaspettatamente.




Recensione di Enza Iozzia

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sembra un libro molto bello e intenso, di quelli che ti toccano il cuore e di fanno parlare a te stesso.
Stupendo!