sabato 23 aprile 2011

La signora dell’arte della morte di Ariana Franklin

 
 
E' la Pasqua del 1170 nella contea di Cambridge quando il grido di un bambino lacera la notte. Una richiesta di aiuto che ancora vibra di speranza, ma il luogo è troppo isolato e la giovane voce troppo flebile per essere udita da orecchio umano. A un anno di distanza, il convento della città vende già le reliquie del piccolo Peter e chiede che sia fatto santo. Il corpo, affiorato dal fiume, sembrava portasse addosso i segni della crocifissione. Nel frattempo, altri tre bambini mancavano all’appello: in tutti i casi, sul luogo della scomparsa qualcuno aveva lasciato una stella a cinque punte fatta di rametti intrecciati, come una stella di Davide incompleta e questo fece si che si scagliassero tutti contro la comunità ebraica, costretta a rifugiarsi nel castello del re. I tre cadaveri vennero ritrovati lo stesso giorno in cui giunse, dal Regno di Sicilia, una insolita delegazione incaricata di far luce sui delitti: un ebreo come agente segreto, un Moro eunuco come guardia del corpo e una giovane donna come “medico legale”. Adelia, formatasi alla prestigiosa università di Salerno ed esperta nell’arte della morte, avrebbe datoe voce a quei corpi di bambini svelando la verità.

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