Avere ed essere sono modalita' esistenziali, entrambe sono potenzialita' della natura umana: alla base della modalita' esistenziale dell'avere vi e' un fattore biologico, la spinta alla sopravvivenza, alla base della modalita' esistenziale dell'essere c'e' il bisogno di superare il proprio isolamento, che e' una condizione specifica dell'esistenza umana. A decidere quale modalita' avra' il sopravvento per la maggioranza e' la struttura sociale con le sue norme ed i suoi valori.
Il carattere sociale fonde la psiche individuale e la struttura socioeconomica (si' che gli individui "desiderano fare cio' che devono fare").
I mutamenti solo psichici sono limitati alla sfera privata e sono inefficaci come i mutamenti economici, se non riguardano anche il carattere. La struttura caratteriale dell'individuo costituisce il suo vero essere, mentre il suo comportamento puo' essere solo una maschera, un'apparenza (il fanatismo, osserva l'Autore, talvolta serve a coprire impulsi opposti).
L'uomo, osserva Fromm, e' come un recipiente che mentre lo si riempie, ingrandisce, cosi' che non sara' mai pieno, il nostro io e' alla base del nostro sentimento di identita' e comprende sia qualita' effettive (corpo, possessi, cognizioni) che fittizie.
La determinazione istintuale minima che caratterizza la specie umana rende necessari i sistemi referenziali di orientamento (mappe) e gli oggetti di devozione, mappe e mete che peraltro non sono mai del tutto esatte e mai del tutto sbagliate: ogni cultura (passata, presente, futura) comprende sia i mezzi di orientamento che gli oggetti di devozione, vale a dire una religione. L'atteggiamento religioso e' un aspetto della struttura caratteriale.
La liberta' umana e' limitata dal nostro io, dai possessi e dalle opere; la liberta' come condizione per la creativita' comporta non avere legami che impediscono la propria autorealizzazione.
Il carattere sociale fonde la psiche individuale e la struttura socioeconomica (si' che gli individui "desiderano fare cio' che devono fare").
I mutamenti solo psichici sono limitati alla sfera privata e sono inefficaci come i mutamenti economici, se non riguardano anche il carattere. La struttura caratteriale dell'individuo costituisce il suo vero essere, mentre il suo comportamento puo' essere solo una maschera, un'apparenza (il fanatismo, osserva l'Autore, talvolta serve a coprire impulsi opposti).
L'uomo, osserva Fromm, e' come un recipiente che mentre lo si riempie, ingrandisce, cosi' che non sara' mai pieno, il nostro io e' alla base del nostro sentimento di identita' e comprende sia qualita' effettive (corpo, possessi, cognizioni) che fittizie.
La determinazione istintuale minima che caratterizza la specie umana rende necessari i sistemi referenziali di orientamento (mappe) e gli oggetti di devozione, mappe e mete che peraltro non sono mai del tutto esatte e mai del tutto sbagliate: ogni cultura (passata, presente, futura) comprende sia i mezzi di orientamento che gli oggetti di devozione, vale a dire una religione. L'atteggiamento religioso e' un aspetto della struttura caratteriale.
La liberta' umana e' limitata dal nostro io, dai possessi e dalle opere; la liberta' come condizione per la creativita' comporta non avere legami che impediscono la propria autorealizzazione.
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