Il ragazzo dallo strano karma
Due città opposte geograficamente, una al sud, l’altra al nord dell’Italia. Ma tutte e due hanno qualcosa che li rende simili: il mal di vivere, il senso di annichilimento e di sfiducia che riescono a conferire ai giovani che vi abitano. Due amici: Alberto e Milo, due ambizioni diverse ma che sfociano in una duratura storia d’amicizia fondata su valori veri e antichi quali la sincerità e il rispetto. Due ragazze: Federica e Lara. Tutta una serie di personaggi secondari che non fanno altro che arricchire il soggiorno di Alberto nella metropoli milanese.
Tutti questi elementi formano Il ragazzo dallo strano karma (2009, Edizioni Del Poggio, pagine 260, euro 12,50) la seconda opera del giovane scrittore palermitano Daniele D’Agostino dopo Esprit libre. Si tratta di un romanzo di formazione che mette in luce il cambiamento di realtà del giovane protagonista quando decide di lasciare Palermo, studi universitari, famiglia e amici per trasferirsi a Milano da un suo vecchio amico, Milo, con lo scopo di curarsi dal suo mal di vivere che come una spina velenosa lo stava trascinando pericolosamente verso gli abissi della depressione. A Milano Alberto, tra vecchie conoscenze e divertenti ricordi passati coi suoi amici milanesi, trova un lavoro temporaneo presso un fioraio per stabilire una certa indipendenza economica. L’aria della metropoli sembra aiutarlo per quel processo di guarigione, ma ben presto e a sue spese Alberto scoprirà che si tratta tutto di pura apparenza.
Infatti dietro le sue spalle si snodano situazioni non chiare che porteranno all’arresto del fratello di Milo e di altri oscuri personaggi e soprattutto annienteranno la personalità di una dolce creatura cui Alberto nutriva profonda simpatia, Fedrica, la ragazza del suo migliore amico, Milo. Tutti questi avvenimenti negativi si snodano durante la permanenza a Milano di Alberto che realizza di essere un ragazzo dallo strano karma, che dal sud ha trascinato al nord un carico di energie negative. Karma utilizzato come metafora per indicare che il destino di ognuno di noi è segnato e non è nei luoghi nuovi dove si approda che bisogna cercare guarigiona, bensì all’interno di se.
Un romanzo, caratterizzato da uno stile semplice e incalzante, dove il tema dell’amicizia resta il perno narrante di tutta la fabula fino a sfociare in una sorta di rivelazione quasi inaspettata.